IL WOLF HOWLING NEL PARCO NAZIONALE

Il “wolf howling”.
Nel fine settimana due escursioni nelle Foreste casentinesi
per conoscere il lupo e sentirne “la voce”.

 

Il wolf howling permette di individuare soggetti singoli o nuclei sfruttando la naturale tendenza ad ululare di questo canide. Consiste nell’emissione in foresta di un richiamo, attraverso la voce umana o una registrazione amplificata.
Anche a seguito delle numerose richieste il Parco ha deciso di disciplinare lo svolgimento di questa attività. La regolamentazione permetterà di minimizzare il disturbo su una specie particolarmente protetta e, nel contempo, di raccogliere dati utilizzabili per il monitoraggio ordinario eseguito dal Parco in collaborazione con il C.T.A. del Corpo forestale.
L’Ente ha formato guide abilitate all’accompagnamento di gruppi – in periodi prestabiliti e per un numero limitato di appuntamenti – per lo svolgimento di sessioni straordinarie di wolf howling.
Ogni guida ha presentato un progetto formativo da proporre ai propri gruppi comprensivo anche di informazioni riguardo la biologia del lupo e le attività di monitoraggio svolte dal Parco nazionale.

Le guide accompagneranno nei punti assegnati un numero massimo di venti persone, che potranno provare la meravigliosa esperienza di sentire ululare i lupi immersi nel buio assoluto della notte.

Il programma “Lupi a Casanova dell’Alpe” comincia venerdi alle 14 a Idro, ecomuseo delle acque di Ridracoli, dove ci sarà una visita alla sala dedicata ai mammiferi del Parco nazionale. Alle 15 ci si sposterà a Casanova dell’Alpe (8 km di pista forestale, per un tempo di percorrenza di 30 min. circa). Le 16 sono l’orario di partenza dell’escursione sui tracciati nel cuore della Valdora, territorio da tempo abbandonato dall’uomo e oggi occupato dall’omonimo branco di Canis lupus italicus. Alle 18 si consumerà la merenda al sacco nei pressi di Romiceto. Dalle 18, 30 alle 20 è previsto il wolf howling, con l’ascolto delle eventuali risposte.

Per informazioni e prenotazioni si può contattare la guida Cinzia Bellini (cinziaebbasta@yahoo.it – Tel. 333. 5053907) oppure Idro, Ecomuseo delle acque di Ridracoli (0543. 917912).

La sera successiva la proposta nel Parco si sposta sul versante casentinese con “Una notte da lupi“. Il ritrovo è al bioagriturismo Lucatello di San Donato a Brenda (Pratovecchio). Sorseggiando una tisana calda si farà conoscenza del lupo: “Un predatore da difendere e da cui difendersi“. Ci si sposterà poi in automobile verso Mandrioli/le Valli. Arrivati nell’area assegnata si percorrerà un breve tratto a piedi in assoluto
silenzio, per poi lanciare l’ululato e monitorare un eventuale presenza del lupo.
Al ritorno ci sarà possibilità di cena presso la struttura a prezzo convenzionato. La prenotazione è obbligatoria: tel. 340. 9096261 – 0575. 582231, info@agriturismolucatello.it.

“Il lupo evoca da sempre sentimenti contrastanti. Pur essendo unanimemente riconosciuto come uno degli animali selvatici più affascinanti, è il soggetto utilizzato in modo più ricorrente nelle fiabe per simboleggiare il male. Il Parco si trova a cavallo tra istanze di conservazione e sviluppo e mette in campo, a fianco di misure di mitigazione dell’impatto di questa specie particolarmente protetta sulle attività antropiche, progetti per la sua conoscenza e valorizzazione“. Luca Santini, presidente del Parco nazionale.

Fonte: U.s. parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna