PER S.STEFANO INCENDIO AL MONTE PENNA – IL C.S. DEL CFS

                                   

CORPO FORESTALE DELLO STATO                                         

Coordinamento Territoriale per l’Ambiente (Sorveglianza del Parco Nazionale PNFC)

sede di Pratovecchio (AR)

Santo Stefano, parco nazionale delle Foreste casentinesi, incendio al Monte Penna.

Incendio nel giorno di Santo Stefano, nella zona rupestre del monte Penna, nota meta escursionistica nel parco nazionale delle Foreste casentinesi, proprio al confine tra Romagna e Toscana, nel comune di Bagno di Romagna.

Le fiamme hanno percorso le zone di aperte della rupe del monte Penna, senza di fatto danneggiare la vegetazione forestale, favorite dal vento e dalla vegetazione erbacea, secca in  questa stagione.

Il versante nord del Monte Penna è una zona di riserva integrale, zona A del Parco, e fa parte della Riserva Naturale Biogenetica della Lama gestita dall’ufficio UTB CFS di Pratovecchio.

L’accesso è interdetto nella zona rupestre, appunto tutto il versante nord, ma alla cima (1331 m. slm.) si arriva liberamente dal versante sud, tramite la rete sentieristica del Parco. Questa vetta si affaccia a strapiombo sulla Romagna ed è per questo un punto panoramico molto conosciuto.

La segnalazione è pervenuta al 115 da 2 turisti verso le 10.00 del 26 dicembre. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco di San Piero in Bagno, il Corpo Forestale dello Stato e il Soccorso Alpino.

Le fiamme sono state contenute facilmente ai margini della zona rupestre in cui l’accesso è di fatto impossibile, per l’elevata pendenza e proprio per questo, la superficie percorsa dal fuoco è pari ai circa 3 ettari del versante roccioso del Monte Penna che guarda Badia Prataglia.

L’elevatissima pendenza ha facilitato il propagarsi delle fiamme sulle erbe secche, ma il fuoco di scarsa intensità, si è limitato solo a queste, causando quindi danni molto limitati, senza interessare i nuclei radi di alberi abbarbicati sulla rupe.

L’incendio è stato presidiato nella notte del 26-27 dal Corpo Forestale dello Stato e dai VVF e dichiarato spento nella mattina del 27 dopo alcuni interventi di abbattimento manuale degli ultimi piccoli focolai.

Sono in corso le indagini del CFS circa le cause dell’evento e pur non escludendo l’origine dolosa, preme in ogni caso ricordare che è necessario anche in questi luoghi apparentemente liberi da rischi di incendio, per la quota e la scarsa presenza di vegetazione arbustiva ,avere la massima precauzione,  in altre occasioni,  infatti,  un banale fuoco di bivacco, per altro vietato nel Parco, o l’esplosione di petardi od altri giochi pirotecnici, anch’essi vietati nelle aree protette,  hanno causato principi di incendio, in particolare vicino alle mete escursionistiche più conosciute.

Il Corpo Forestale dello Stato, raccomanda quindi in generale di non indulgere in questi luoghi  a quelle che possono essere considerate banali piccole trasgressioni, ritenute innocue, come salutare le festività  sui crinali del Parco, accendendo fuochi o utilizzando giochi pirotecnici.

foto-2-penna

RIF. Il Coordinatore CTA CFS

Vqaf  Marco dr. Mencucci  3358163143